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La Fine Dell'Eternita - Asimov Isaac - Страница 40


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Harlan disse, a bassa voce:

«Il Calcolatore Sennor aveva ragione.»

Twissell si giro di scatto:

«Cosa?»

«Il progetto e fallito.» La mente di Harlan stava uscendo dal regno delle ombre (perche, e in quale altro mondo stesse andando, questo ancora non lo sapeva, ne gli interessava saperlo.) «Il circolo non e completo.»

«Che cosa stai dicendo?» Le vecchie mani di Twissell afferrarono le spalle di Harlan, scuotendolo con una forza insospettabile. «Non ti senti bene, figliolo. E colpa della tensione.»

«No, non sto male. Sono nauseato. Nauseato di tutto. Di voi. Di me. Non sto male. L'indicatore. Guardate voi stesso.»

«L'indicatore?» Twissell si volto. L'indicatore era fermo sul 27° Secolo, spostato all'estremita destra. «Cosa e successo?» La gioia era scomparsa dal viso del Calcolatore. Al suo posto c'era lo sgomento, che si trasformava gradualmente in orrore.

Harlan parlo in tono freddo, pratico.

«Ho fuso il meccanismo che bloccava la leva.»

«Come hai potuto…»

«Avevo una frusta neuronica. L'ho smontata, e ho usato l'energia contenuta nella micropila tutta in una volta, come una torcia. Ecco quello che ne rimane.» Con un calcio, fece spostare un mucchietto di frammenti metallici che si trovava in un angolo.

Twissell non capiva ancora.

«Nel 27°? Vuoi dire che Cooper e nel 27°…»

«Non so dove sia,» disse Harlan, con voce stanca. «Ho spostato indietro il comando, piu indietro del 24°. Non so dove. Non ho guardato. Poi l'ho riportato avanti. E non ho guardato neppure la seconda volta.»

Twissell lo fisso, attonito, pallidissimo, e il suo labbro inferiore comincio a tremare.

«Non so dove sia, adesso,» ripete Harlan. «E perduto nel Primitivo. Il circolo e spezzato. Pensavo che tutto finisse nel momento in cui ho agito, allo zero. Era un'idea sciocca: dobbiamo aspettare. Ci sara un momento, nel tempo fisiologico, nel quale Cooper si accorgera di essere nel Secolo sbagliato, nel quale fara qualcosa di diverso da quanto e scritto nel memoriale, nel quale…» Si interruppe, poi scoppio in una risata lugubre e forzata. «Che differenza fa? E solo un ritardo, poi Cooper fara l'ultima mossa che spezzera per sempre il circolo. E impossibile fermarlo. Minuti, ore, giorni. Che differenza fa? Quando finira questo ritardo, non ci sara piu l'Eternita. Mi avete sentito? Sara la fine dell'Eternita.»

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