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La Fine Dell'Eternita - Asimov Isaac - Страница 28


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Solo una volta, nel corso di cinque viaggi, egli aveva udito un suono, l'unico suono che aveva rotto per un momento l'assoluto silenzio dei suoi movimenti. Era stato nella dispensa, allora, a scegliere qualcuno dei cibi in scatola che certamente Noys avrebbe trovato gradevoli, per interrompere la dieta nutriente ma piuttosto insipida delle Sezioni vuote; aveva pensato in quel momento alla tecnologia di quella Realta e di quel Secolo, che aveva reso fuori moda i domestici umani, eliminando cosi un possibile problema. Aveva persino riso, una breve risata divertita, al pensiero che non molto tempo prima lui aveva considerato decadente il regime alimentare del 482°.

Era stato proprio nel bel mezzo di quella risata, resa piu lunga dal silenzio e dalla bizzarra atmosfera, che aveva udito il rumore secco, improvviso, come di un oggetto caduto sul pavimento. Ed era rimasto immobile, come raggelato!

Il suono era venuto da un punto dietro di lui, e in quel momento di sorpresa, nel quale era rimasto completamente immobile, aveva pensato, in rapida successione, a due pericoli… il pericolo minore, e cioe quello che si fosse trattato di un ladro venuto a svaligiare la casa abbandonata, e poi il pericolo maggiore, e cioe che si fosse trattato di un Eterno venuto a indagare.

Non avrebbe potuto trattarsi di un ladro. L'intero periodo della carta Spazio-temporale, compreso il margine, era stato isolato nel Tempo, e selezionato, proprio per la totale mancanza di elementi di disturbo. D'altra parte, lui aveva prodotto un micro-mutamento (forse non tanto microscopico, in fondo) sottraendo Noys al suo Tempo.

Con il cuore in gola, si era voltato, e gli era parso di vedere lievemente socchiusa la porta alle sue spalle… e di notare un lieve movimento, l'ultimo millimetro necessario per chiuderla completamente.

Aveva respinto la tentazione di aprire quella porta, e di esplorare la casa. Era ritornato nell'Eternita, con i cibi raccolti, e aveva aspettato per due interi giorni fisiologici, temendo che succedesse qualcosa. Poi non era stato piu necessario attendere; non era accaduto nulla, e Harlan era ritornato nel lontano futuro, da Noys, e aveva dimenticato l'incidente.

Ma in quel momento, regolando i comandi per entrare nel Tempo per l'ultimissima volta, l'incidente gli era ritornato alla mente. O forse quel ricordo era stato dovuto all'ossessione del Mutamento incombente. Ripensando piu tardi a quel momento, aveva concluso che era stata una di quelle due cause a fargli commettere un lieve errore, nel regolare i comandi. Non aveva saputo trovare nessun'altra scusante.

Il lieve errore non era stato subito evidente. Aveva scelto il punto esatto, e Harlan era entrato immediatamente nella biblioteca di Noys.

I suoi gusti si erano ormai modificati, e cosi aveva potuto apprezzare la squisita realizzazione artistica delle cassette che contenevano i libri-film. Un vero e proprio trionfo dell'estetica sull'utilita, come ogni cosa nel 482°: le scritte erano state cosi elaborate e ornate da renderle quasi illeggibili.

Harlan aveva scelto alcuni titoli a caso dagli scaffali, e aveva provato la prima sorpresa. Il titolo di uno dei libri-film era stato, infatti, Storia sociale ed economica della nostra epoca.

Singolarmente, Harlan aveva trascurato quel possibile aspetto della personalita di Noys. Aveva capito fin dall'inizio che la ragazza non era stata certamente una stupida, eppure non avrebbe mai creduto possibile che ella potesse occuparsi di cose tanto serie. Aveva avuto la tentazione di dare un'occhiata a quella Storia sociale ed economica , ma poi vi aveva rinunciato: avrebbe potuto trovarla nella biblioteca della Sezione, se mai avesse voluto leggerla. Certamente Finge aveva gia passato al setaccio tutte le biblioteche di quella Realta, per acquisirle agli archivi dell'Eternita.

Aveva messo da una parte quel libro-film, e aveva continuato a scegliere tra gli scaffali, selezionando opere di narrativa e alcuni saggi, e due visori tascabili. Poi aveva infilato tutto in un sacco di plastica.

Era stato in quel preciso momento che, per la seconda volta durante i suoi viaggi, Harlan aveva udito un suono nella casa. Questa volta era stato impossibile sbagliarsi. Non era stato un breve suono di origine indefinita. Era stata una risata d'uomo. Lui non era stato solo nella casa.

Non si era accorto di avere lasciato cadere il sacco. Per un terribile secondo, aveva pensato di essere caduto in trappola!

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